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Fiori bianchi nella ‘Terra dei Fuochi’

Morire di cancro a sette mesi, accade ad Acerra

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27 dicembre 2016

 

Questa volta è toccato a Davide chiudere la

sua esistenza anzitempo. E, anzitempo, è po

co.

Il piccolo, di appena 7 mesi, lascia i suoi cari

a causa di un cancro contratto a 60 giorni

dalla nascita e dovuto al forte inquinamento

presente nella zona in cui viveva. Il bimbo ha avuto infatti la sfortuna di nascere in una città situata nella cosiddetta ‘Terra dei fuochi’: Acerra.
“Non possiamo dire che questa è la volontà di Dio” ha affermato il vescovo Monsignor Di Donna “Dio non c’entra con gli effetti perversi dell’inquinamento ambientale e del conseguente male che colpisce i piccoli della nostra terra. Perciò non possiamo rassegnarci che questo sia il prezzo da pagare allo sviluppo perverso, dobbiamo continuare la battaglia, che sarà lunga, perché stiamo pagando il conto ad assassini che per amore del denaro hanno inquinato le nostre terre e la nostra aria. Davide, stasera, è il figlio di un popolo intero e nel suo nome continuiamo il cammino per essere sentinelle di questo territorio”.
La nostra terra è tristemente nota per i numerosi episodi di stampo camorristico che avvengono quasi quotidianamente. La camorra, infatti, soprattutto negli anni passati, si è radicata molto nel napoletano e nel casertano; Scampia e Secondigliano, restano ancora oggi capitali europee dello spaccio di droga, Casal di Principe, è invece sede di importanti famiglie malavitose, come Zagaria e Schiavone.
Proprio al clan dei Casalesi è ascrivibile la colpa di aver inquinato la Campania felix di un tempo: intere aree in cui negli ultimi anni le aziende, con l’aiuto della camorra e la collusione dei politici, hanno sversato ed occultato tonnellate di rifiuti tossici, aumentando irreversibilmente il rischio di tumori, anche per le generazioni future. Questa zona inquinata, che comprende 57 comuni, tra le provincie di Caserta e Napoli, fa registrare il tasso di mortalità per tumori più alto di tutt’Italia. Purtroppo la fascia d’età più colpita da queste malattie è proprio quella di Davide, cioè quella compresa tra 0 e 14 anni.
Questo problema, che sussiste ormai da un trentennio, ma che solo nell’ultimo decennio è stato portato alla ribalta mediatica, negli ultimi anni è stato affrontato con serietà e impegno da parte dello stato, il quale, compiendo numerosi arresti, ha anche iniziato la bonifica di alcune zone. Nonostante le buone intenzioni la soluzione al problema è ancora lontana e sarà necessario un maggiore impegno per risanare quei territori che in epoca antica venivano considerati i più fertili d’Italia e che ora, invece, vedono crescere tra le loro zolle solo i ‘fiori del male’.

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I ‘paperoni’ del calcio

Strapagati, ecco i loro nomi

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18 marzo 2017

 

I soldi sono sempre più al centro del mondo

del calcio. Ma quanto guadagnano realmen-

te i calciatori? In questa top ten vi mostriamo

gli stipendi stellari dei campioni del mondo

del calcio.
10) Zlatan Ibrahimovic (Manchester United)
Arrivato a parametro zero dal Paris Saint

German nell’estate del 2016, il centravanti

svedese alla corte di Mourinho guadagna 15.5 milioni di euro all’anno. Riuscirà a vincere la Champions League con i Red Devils?
9) Graziano Pellè (Shandong Luneng)
L’italiano, nonostante l’errore dal dischetto che ha causato l’eliminazione dell’Italia agli Europei 2016, è stato fortemente voluto dai cinesi dello Shandong Luneng, che hanno offerto al giocatore 38 milioni di euro in 2 anni e mezzo.
8) Wayne Rooney (Manchester United)
Il capitano della nazionale inglese, ormai bandiera dello United, si piazza all’ottavo posto con 17.1 milioni di euro annuali.
7) Paul Pogba (Manchester United)
Definito dall’ex compagno di squadra juventino Giorgio Chiellini ‘il LeBron James del calcio’, il francese guadagna 17.5 milioni all’anno. Il suo trasferimento è stato il più costoso della storia del calcio(120 milioni dalla Juventus al Manchester United).
6) Hulk (Shanghai SIPG)
L’attaccante esterno brasiliano con il suo trasferimento in Cina ha scalato la classifica guadagnando 20 milioni annuali.
5) Lionel Messi (Barcellona)
Iniziamo la nostra top 5 con il 5 volte pallone d’oro Messi che dopo un recente rinnovo contrattuale è arrivato a guadagnare 22 milioni di euro all’anno.
4) Cristiano Ronaldo (Real Madrid)
Il campione portoghese, in questo 2016, ha vinto letteralmente tutto, sia con il suo club, che con la sua nazionale. Non c’è da sorprendersi se l’attaccante nativo di Funchal guadagna 23 milioni annualmente.
3) Oscar (Shanghai SIPG)
Il centrocampista brasiliano, nel dicembre del 2016, è passato dal Chelsea ai cinesi dello Shanghai SIPG, diventando il terzo giocatore più pagato al mondo con lo stipendio di ‘appena’ 26 milioni di euro annuali.
2) Neymar (Barcellona)
Il presente e futuro della nazionale brasiliana e del Barcellona guadagna 30 milioni all’anno. Viste le recenti prestazioni, più che convincenti, l’asso brasiliano ha ottenuto un adeguamento contrattuale, che gli ha permesso di percepire uno stipendio superiore a quelli di CR7 e Messi
1) Carlos Tevez (Shanghai Shenuha)
L’Apache ha deciso di chiudere la sua carriera in Cina lasciando la sua casa, il Boca Junior, per i soldi dello Shanghai Shenuha: con 38 milioni di euro annuali è il giocatore più pagato al mondo.

Che dire?! Pare che Zio Paperone debba impallidire di vergogna dinanzi ai suoi ‘omologhi calcistici’.

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La mostra del riscatto

Il museo napoletano ha ospitato due quadri di Van Gogh rubati anni fa da due uomini affiliati alla camorra

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27 maggio 2017

 

Nei mesi scorsi, il museo di Capodimon-

te ha ospitato due quadri di Vincent Van

Gogh, rubati 14 anni fa da due uomini

affiliati alla camorra, tutt’ora in carcere. I

dipinti, ‘La Spiaggia di Scheveningen’,

del 1882 e ‘L’uscita dalla chiesa prote-

stante  di Nuenen’, del 1884, entrambi

olio su tela,erano stati sottratti al Van

Gogh Museum di Amsterdam la notte del 7 dicembre 2002. Dopo diversi anni di indagini, condotte dai pm Stefania Castaldi, Maurizio De Marco, Enza Marra, e dal sostituto della Dna Maria Vittoria De Simone, coordinati dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice, le due opere sono state ritrovate il 30 settembre 2016, a Castellammare di Stabia, nell’abitazione di Raffaele Imperiale, detto ‘Lelluccio ‘O Parente’, re del narcotraffico internazionale. Il blitz, effettuato dalla Guardia di Finanza, ha riportato alla luce un patrimonio artistico dal valore di oltre 100 milioni di euro. La vicenda ha acceso i riflettori sul capoluogo campano, in quanto la scelta di mettere in mostra le due tele nel museo di Capodimonte, è motivo di orgoglio per tutta Napoli, e in particolare per il direttore del museo Sylvain Bellenger che, in una recente intervista, ha affermato: “Il direttore del museo Van Gogh Axel Rüger è felice e onorato che questa operazione si faccia nel museo più bello d’Italia. Ringrazio le forze dell’ordine, il MiBACT e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che da subito ha sostenuto il senso di questa operazione. Diremo che la Campania non è solo terra di camorra, ma anche di legalità e d’arte, è un grande segnale di riscatto’’. E’ intervenuto anche l’ambasciatore olandese Joep Wijnands, citando Pino Daniele: “Grazie Napoli. Anzi, grazie Napule”. Al termine dell’esposizione, finanziata dalla Regione Campania, le opere sono tornate a casa, nei Paesi Bassi, e restituite così a tutti gli appassionati.

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Il caffè sospeso diventa globalizzato

Scriveva Luciano De Crescenzo: “Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo”

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22 agosto 2017

Il caffè sospeso (in napoletano ‘O ccafè suspes) è una tradizione nata nella Napoli del primo dopoguerra a scopo benefico. Quest’usanza consiste nel pagare due caffè, pur sorseggiandone uno solo. Il secondo, infatti, potrà essere richiesto da una persona bisognosa, come se gli fosse stato offerto dall’anonimo cliente che lo ha preceduto.

Con l’avvento di internet questa consuetudine si è diffusa in modo capillare, anche grazie alla nascita della “Rete del caffè sospeso” datata 2010, per merito dei fondatori del Caffè Gambrinus di Napoli. La rete, inoltre, nel 2011, ha istituito la “Giornata del caffè sospeso”, il 10 dicembre di ogni anno.

Dopo essere passata in secondo piano per un lungo periodo, questa pratica è stata dunque ripresa, oltre che in Italia, anche in altri Paesi del mondo, specialmente Spagna, Francia, Belgio, Russia e Argentina. In Cina, la multinazionale statunitense Sturbucks, in accordo con WeChat, sistema di instant message, sta tentando di riproporre, in versione globalizzata, questa usanza. Infatti, una persona può comprare un caffè per sé e per un amico, che può essere consumato in qualsiasi caffetteria di questa catena.

Oltre ad essersi diffusa in modo planetario, questa forma di beneficenza ha trovato altri sbocchi. Il “libro sospeso” è un’iniziativa in virtù della quale il frequentatore della libreria lascia all’uscita un libro pagato, scelto secondo le proprie preferenze. L’iniziativa è partita nel 2010, per opera di due piccole librerie a Palermo e a Polla (nel Cilento), per poi approdare, nel 2014, anche presso una grande catena della distribuzione organizzata.

Una simile iniziativa è stata promossa anche tra le compagnie aeree; in particolare una promotrice è la compagnia spagnola Vueling che ha attivato l’opzione “passeggero in sospeso”: il cliente usa i propri dati per prenotare il volo anche a nome di altri (al massimo dieci persone), e l’acquisto si completa entro 72 ore.

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App e salute: dallo smartphone tutto è possibile

Le app sono in grado di mantenerti in forma, come Runtastic

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28 novembre 2017

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Ad oggi le scoperte ottenute in campo tecnologico vengono sfruttate anche in campo medico. O quasi. Nel mondo, sempre più connesso e dipendente dagli smartphone, è importante utilizzare appieno questi strumenti alla portata di tutti. Ad esempio, in Italia è stato trapiantato a cinque pazienti diabetici un dispositivo che per novanta giorni monitora i livelli di glucosio, avvertendo il soggetto sul suo stesso telefonino se questi sono troppo alti o troppo bassi. Questa tecnologia, in futuro, avrà durata semestrale o anche annuale. Come dimostra quanto detto da Gabriella, uno dei cinque pazienti a cui è stato impiantato il chip, il progresso di queste tecnologie può migliorare la qualità della vita di persone che come lei sono affette da malattie che, in passato, erano difficilmente curabili e controllabili, o gestibili con metodi a volte anche invasivi.

Ma applicazioni per cellulare vengono usate anche per mantenersi in forma. Si pensi, ad esempio, all’app famosa in tutto il mondo, Runtastic. Quest’app, realizzata in Austria da un gruppo di universitari e acquistata dall’Adidas per 220 milioni di euro, sfruttando il GPS dello smartphone, registra i nostri passi, i chilometri percorsi, le calorie bruciate e altri dati riguardanti le nostre attività fisiche. Quest’applicazione, come altre a lei simili, supporta anche dispositivi a forma di bracciale che monitorano il battito cardiaco.

Queste sono solo poche delle app che permettono non solo il monitoraggio del nostro corpo per prevenire malattie, ma anche il normale controllo della propria salute…  a portata di clic!

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